Fin che Venga, Nocera, Cambria.
La particolarità di questo vino inizia dal vitigno, un rarissimo Nocera che cresce unicamente sulle colline di Funari in provincia di Messina. Ivi portato, manco a saperlo, dai Greci. Nella zona, col tempo, questo vitigno che serviva sostanzialmente come uva da taglio, viene soppiantato dal più nobile e redditizio Nerello Mascalese. Oggi l’azienda Cambria ha deciso di incrementare di nuovo la coltivazione del Nocera per produrre uno spumante Metodo Classico rosato, elegante e sfizioso (non solo, col Nocera vengono prodotti anche dei rossi e un passito). Il nome di questo vino è davvero particolare: “Fin che Venga” e trae origine da un mito, da un racconto, secondo il quale Re Ruggero II d’Altavilla affidò il suo levriero malato alle cure di un contadino, con la promessa che l’avrebbe dovuto curare “fin che venga”, cioè fino a quando sarebbe tornato, il suo padrone. Al suo ritorno, dopo molto tempo, il Re, colpito dalla fedeltà del contadino, lo nominò Barone delle terre che oggi comprendono il comune di Funari. Nel packaging, dove trionfa il colore rosa, viene scritto, sopra al nome, “Tra storia e leggenda”, a confermare che spesso questi racconti si intrecciano con vite vissute, narrazioni edulcorate, miti incantati, nella modalità tipica dei cantastorie siciliani.