Fendi, oggi del gruppo LVMH, è un cognome noto in Italia e nel mondo. Lo portano 5 sorelle che hanno creato un impero nel settore della moda: Alda, Franca, Carla, Paola e Anna. Quest’ultima (in questo elenco, ma in realtà è la secondogenita) si è dedicata nel tempo anche ad altre attività creative, come le collezioni di servizi per la tavola e, con il compagno Giuseppe Tedesco, anche una selezione di vini italiani. I nomi sono tutti legati al mondo della moda: l’Aglianico che presentiamo qui in fotografia si chiama Gabardine, ma nelle gamma troviamo anche Loden (un Gewurztraminer), Flanella (un Pinot Grigio), Bolero (un Barolo), Broccato (Montepulciano d’Abruzzo), Negligé (Brunello di Montalcino), Lamé (Prosecco), etc. L’idea di nominare i vini con termini legati a tessuti ed abiti risulta molto originale, anche perché il vino, in effetti, con le sue trame olfattive e gustative può ricordare corrispondenti tessiture d’abbigliamento. Ci piace in modo particolare questo “Gabardine”, termine piuttosto desueto ma molto elegante. Vediamo cosa dice Treccani a tal proposito: “ġabardìn” in francese ma anche dallo spagnolo “gabardina”, derivato di gabán, “gabbano”, incrociato con tabardina, diminutivo di tabardo o “tabarro”. In generale stoffa di lana o cotone, per lo più tessuta a diagonale, adatta per abiti e soprabiti di media pesantezza, facilmente impermeabilizzabile. Per estensione semantica viene definito così anche il soprabito stesso”. Creativo il nome ma poco fantasiosa l’etichetta: solo scritte centrate con un marchio che sa di antico. Nulla più.