La Riserva di Nevecrino, Spumante, Chemin.
La cantina, piccola, recente, valdostana, si distingue per una produzione unicamente di bollicine. E anche, diciamo noi, per un marketing alla ricerca di idee originali. Ma partiamo dal nome del vino, “La Riserva (in etichetta scritto senza spazio) di Nevecrino”. Si tratta delle punta di diamante della produzione, realizzato in sole 700 bottiglie, 72 mesi sui lieviti, come derivazione del figlio minore “Nevecrino” (30 mesi sui lieviti). I vitigni impiegati sono l’autoctono Prié Blanc e l’intenazionale Chardonnay. Qual è la particolarità di questi vini, e di pari passo delle scelte di comunicazione e marketing? Le bottiglie affinano non in una cantina normale bensì nei Barmet, grotte naturali con pareti di roccia, riempite di neve. Infatti nell’etichetta, sotto al nome del vino troviamo la frase: “Le bollicine affinate in una grotta innevata”, in italiano e in inglese (snowy cave). Le soluzioni grafiche del packaging sono di ottima fattura e forniscono pregio alla bottiglia: il fondo è completamente dorato, sopra al nome troviamo tre picchi montagnosi stilizzati e innevati. L’effetto del bianco (connotazione topografica da alta montagna) sul fondo oro è originale ed elegante. Certo, il marketing (come tutto il resto del processo produttivo) ha un costo (per il marketing si tratta di un costo aggiuntivo), per cui questa bottiglia non la troverete a prezzi popolari. E “Nevecrino”? E’ il cavallo appartenuto per lungo tempo a Re Théoden di Rohan (Terra di Mezzo, Tolkien). Destriero nobile, dal manto bianco, presumibilmente appartenente alla razza dei Mearas.