Quando la storia aziendale e il marketing si mettono insieme e operano all’unisono, il successo di un prodotto è assicurato. Possiamo dire così di questo vino, che nasce nella zona di uno dei 10 crus del Beaujolais, Morgon, tra Macon e Lione (i fantastici 10 sono, da nord a sud: Saint-Amour, Juliénas, Chénas, Moulin-à-Vent, Fleurie, Chiroubles, Morgon, Régnié, Brouilly e Côte de Brouilly). Nella parte centrale di questa etichetta “all’antica”, troviamo l’effige del fondatore nonché vignaiolo fino al 1993, anno della sua scomparsa. Nella raffigurazione leggiamo il suo nome e lo vediamo intento a degustare un calice di vino. Immagine semplice e al tempo stesso potente. Che trasmette storicità, genuinità, passione, impegno. Oggi l’azienda, sotto l’egida del gruppo Duboeuf, viene condotta dalla figlia di Monsieur Descombes, Nicole. Curioso il nome della vigna di provenienza delle uve, proprio sopra l’’immagine: Cote du Py, in italiano diremmo “coste del Py”: trattasi di un vulcano spento le cui “spoglie geologiche” danno vita a uno dei cru più affermati della regione. Forse l’unica rappresentazione che non ci piace è quel davanzale di foglie di vite e grappoli d’uva che rende il tutto ancora più arcaico. Ma probabilmente è questo il suo bello.