Questa azienda ha deciso di “scomodare” la Santissima Trinità (nome del vino) per realizzare un’etichetta abbastanza enigmatica (ci riferiamo, in prima battuta all’entità religiosa del cattolicesimo). Da un punto di vista agnostico vediamo invece raffigurato un pozzo con attorno tre persone. Due donne e un uomo. Approfondendo la ricerca per ottenere un significato, nel sito internet del produttore di questo vino bianco a base Arneis, troviamo questa affermazione: “Nelle nostre etichette abbiamo scelto di valorizzare la tradizione del territorio, legando alcuni simboli delle carte dei tarocchi alla ruota che appare nello stemma di famiglia dei Conti Roero”. In effetti, dietro al pozzo si vede una ruota di carro antico. Le tre figure, visto che sono stati tirati in ballo i tarocchi, dovrebbero essere la Temperanza, quella in primo piano che tra le mani una brocca e dei fiori, il Folle, l’uomo alla destra del pozzo e le Stelle (ne troviamo due in alto a destra) per la donna in secondo piano. Colori sgargianti (proprio come nei tarocchi di Marsiglia, quelli più noti e utilizzati), carta goffrata al tatto, nome del vino in grande con un carattere anticato, vitigno, annata, logo aziendale e località, in successione, nella parte bassa del packaging. Nel complesso si tratta di una etichetta che si fa guardare e che incuriosisce. Forse poco usuale per un vino piemontese, ma questo potrebbe essere anche un pregio.