18/70 - Vermouth - Dogliotti
Curiosa e storicamente intrigante la storia del "Vermouth" o "Vermut" o "Wermut" che dir si voglia. Ma andiamo con ordine. Il "Vermouth" (dicitura francese, ma l'invenzione è di un italiano, un piemontese, Antonio Carpano, nel lontano 1786) è un vino liquoroso aromatizzato ottenuto da vini bianchi dolci (come il Moscato d'Asti) con aggiunta di alcool, zucchero (talvolta) e piante aromatiche, tra le quali principalmente l'Artemisia Absinthium (Assenzio Maggiore) che in germania si chiama "Wermut" (da qui origine del nome). Dogliotti, azienda vitivinicola della zona d'elezione del Moscato d'Asti, ne produce e commercializza una versione "moderna", diciamo "rivisitata". Rispettando la ricetta di base ma togliendo lo zucchero (aggiunto) e con nuovi riferimenti aromatici. Ma naturalmente è l'etichetta che vogliamo commentare in maggior ragione: un'ottima sintesi grafica, creativa, comunicativa del mondo "antico" del Vermouth, rivisitato con stile moderno. Anzi, con uno stile di mirabile sintesi, al punto che non si riesce a giudicare se "vecchio" o se "nuovo". Ed è proprio questa la sua forza comunicativa. Certo sorprende, richiama l'attenzione, gratifica l'occhio e la mente. In una parola attrae. Diversi elementi, ottimamente "mescolati" in modo equilibrato (l'equilibrio nel design è tutto), figurano in questa etichetta che "veste" la sinuosa bottiglia: un cilindro, un monocolo, dei baffoni, una data, il logo aziendale, naturalmente. Certo il Vermouth non è più "di moda", ma questa etichetta fa tornare la voglia di (ri)provarlo.