Moschetto, Arneis, CT Vini.
Certo che se una persona si chiama "Tino Torchio" ha già scritto nell'anagrafe il proprio mestiere. Sulla carta di identità non può che leggersi "viticoltore". Se poi nasce e vive sulle colline dell'astigiano, il destino è compiuto. Ebbene l'azienda "CT Vini" riconduce a Claudio e Tino Torchio rispettivamente figlio e padre, nell'ordine delle due iniziali che caratterizzano anche il logo di questo produttore delle Colline Alfieri. Logo a dir poco essenziale. Forse nato negli anni '60, ipotizziamo, per lo stile "letteralmente asciutto", visto che protagoniste della grafica sono le due lettere già citate, C e T. Per quanto riguarda il nome dell'azienda (CT Vini, ufficialmente) peccato non aver valorizzato il Torchio (o il Tino). Insomma si potrebbe fare di meglio, il materiale concettuale c'è. Per quanto riguarda le etichette, anch'esse accusano un design molto parco, tipografico, austero, giusto per trovare delle possibili definizioni. Nessuna concessione alle emozioni. Quello che si vede è quello che è. Si può fare packaging anche così, nessuna legge lo vieta, naturalmente.