Tedeschi è una nota azienda veneta che ha sede nell'area del Valpolicella. Le etichette di stampo classico sono state recentemente rinnovate con stile minimalista. Tra le altre, una storia particolarmente interessante viene "raccontata" dall'etichetta del vino top di gamma aziendale, l'Amarone. Innanzitutto il nome, "La Fabriseria": un omaggio al patriarca Riccardo che apparteneva alla cosiddetta "Fabbriceria", un Consiglio nell'ambito ecclesiale locale, costituito per avviare e gestire la costruzione di una nuova chiesa nel paese di origine. Il gruppo di lavoro non disdegnava, ai tempi, di terminare gli incontri organizzativi con l'assaggio dei migliori vini della zona, prodotti appunto da coloro che venivano detti "Fabbriceri", membri del Consiglio e produttori di vino. La grafica dell'Amarone Tedeschi riporta due croci, una al centro e una estesa, che traggono origine da quelle, probabilmente celtiche, che si trovano ancora oggi nel vigneto Le Pontare di Sant'Ambrogio, dove vengono coltivare le uve che poi si trasformeranno in Amarone (così per il Valpolicella Classico, anch'esso contraddistinto da una doppia croce in etichetta). Il produttore afferma che molto probabilmente queste due croci presenti presso il vigneto segnalavano ai credenti il percorso per raggiungere un santuario di epoca antica e sembra che tra i pellegrini vi sia stato anche Dante Alighieri. Le due croci delle nuove etichette ricordano quindi le gesta della Fabbriceria (in dialetto "La Fabriseria"). La storia narrata da queste etichette conferma il legame tra vino e religione cattolica, lungo 2000 anni e sempre caratterizzato da destini che possiamo ben dire "incrociati".