Maturano, Spumante Charmat, Cominium.
Questo è un vino che attira l'attenzione per diversi motivi (ma non per l'etichetta, che risulta, lo diciamo in partenza, abbastanza sul classico-anonimo): in primo luogo il nome del vino che è anche nome di un vitigno autoctono praticamente sconosciuto; poi la lavorazione del medesimo, con metodo Charmat (e anche per il fatto che ci troviamo nel Lazio, regione che di certo non viene annoverata storicamente tra quelle produttrici di vini spumanti). Il vitigno si chiama quindi "Maturano", immaginiamo con l'accento sulla seconda "a", anche per non generare corto circuito con il verbo "maturare", strettamente legato all'uva e al momento della vendemmia. Certo che le uve nel Lazio maturano bene: siamo nel centro Italia, dove il sole si fa sentire già molto più che a nord. Il curioso "bisticcio" linguistico che porterebbe qualcuno ad accentare "Maturano" sulla "u", potrebbe invero generare notorietà per il prodotto, nel rispetto del principio per il quale l'importante è che se ne parli. Certo siamo di fronte a una nominazione curiosa.