Il Diamante di Silvia, Barbera frizzante, Podere Gaiaschi.
Andiamo con ordine. In primo luogo le etichette di vini che presentano una cromìa rosa sono davvero molto rare. Si trovano colori stani sulle bottiglie, come l'azzurro cielo, il verde, il giallo, diciamo "strani" in quanto poco adatti alla tipologia vino, ma a volte si trovano. Il rosa è un colore che davvero raramente viene adottato dai produttori di vino. È un colore, un "codice", femminile per eccellenza, forse in questo caso è stato scelto in onore di Silvia, alla quale è dedicato il barbera frizzante in questione. Si cita anche un diamante, che viene mostrato in illustrazione. Diciamo subito che l'etichetta è a dir poco "rivedibile", a livello grafico, di design. Per quanto riguarda il nome, troppo lungo e composto per essere un vero nome, potrebbe anche attirare l'attenzione, soprattutto delle donne, con quello che il diamante può evocare. Ma anche per quanto riguarda il naming non siamo di fronte a una scelta tecnicamente condivisibile. Perché abbiamo raffigurato due etichette? Perché una è del 2015 e una del 2016 (quella a destra). Se osserviamo bene vediamo che sono leggermente diverse. È stato operato un restyling, quasi impercettibile. Il nome "Il Diamante di Silvia" è stato portato al centro dell'etichetta, probabilmente peggiorando la situazione (leggibilità discutibile, anche con quell'ombra bianca di sfondo). Sotto alla scritta "Barbera Frizzante" c'è una parola in più rispetto a prima: "aggiunti" (senza solfiti aggiunti). Probabilmente una esigenza burocratica. Di fatto la leggibilità di questa frase è ancora problematica, come lo era prima. Infine, sotto al nome aziendale viene aggiunto "Azienda Agricola", anche in questo caso peggiorando le cose e creando confusione: il nome aziendale è "Podere Gaiaschi" oppure "Gaiaschi Azienda Agricola"? L'unico miglioramento è nell'industrial design della bottiglia, ora borgognotta invece che classica. Quindi ora più adatta a un barbera frizzante. Ma se un cambiamento generale andava fatto, si potevano giocare carte migliori.