Garg'n'Go, Garganega Frizzante, la Biancara.
L'azienda che produce questo vino fa capo a un nome noto della vinificazione naturale, un mito tra i conoscitori: Angiolino Maule. L'etichetta che proponiamo si colloca, nella gamma dei prodotti aziendali, in una posizione commerciale che, a giudicare dal nome, si rivolge a un pubblico giovane e "spigliato". Un naming che però lascia perplessi dal punto di vista, diciamo così, lessicale. Si tratta infatti di una contrazione anglofona di "Garganega", il nome del vitigno di cui si compone questo vino (un frizzantino rifermentato in bottiglia). Garganega quindi diventa, per derivazione esterofila, "Garg'n'Go". Nell'immagine al centro dell'etichetta ci sembra di scorgere la manopola di una cassaforte e sopra a questa illustrazione una scritta: "Bubbles amplify the perception of life". A dir poco estrose, le scelte creative per questo packaging. Eclettiche, azzardate, coraggiose, in un certo senso. La volontà di rendere il prodotto attraente per un pubblico giovane ha portato a scelte che probabilmente vanno oltre una certa "misura". Insomma non riusciamo a comprendere bene né la manopola graduata, né il nome americanizzato e neppure la scritta aggiuntiva che anche se tradotta non porta a un senso veramente compiuto: "Le bollicine amplificano la percezione della vita". Sarebbe bastato amplificare la percezione del vino proposto, certo con un linguaggio più attinente e meno "modernista".