Pinot Grigio, Vigne del Malina.
Questa azienda vitivinicola, operante nei pressi di Cividale del Friuli, vanta un'estensione di 150 ettari. Solo in parte vitati. I vini prodotti non sono molti: 3 bianchi, 4 rossi e 3 "macerati". Le etichette sono praticamente tutte uguali, salvo il fatto che per i bianchi la macchia di colore al centro è gialla e per i rossi è rossiccia. La particolarità, diciamo così, delle etichette viene spiegata direttamente sul fronte dove si legge: "Sulle nostre terre, due torrenti hanno disegnato una forma di calice. Abbiamo raccolto la sfida". Bella affermazione. Intrigante. In etichetta vediamo due tracciati neri che in effetti formano la sagoma di un calice. Il nome dell'azienda proviene dal nome di uno dei due fiumi in questione, il Malina. da qui "Vigne del Malina". Non suona bene: Malina richiama "male" e "malessere", forse sarebbe stata idea migliore adottare il nome dell'altro fiume "a disposizione" e cioè "Ellero". Ma vai a sapere quali sono state le dinamiche di scelta. Fatto sta che "Malina" va malino. A parte questo, diciamo che l'idea di legare la grafica dell'etichetta e, in sostanza, il logo aziendale a una conformazione del territorio non è malvagia: c'è un "ancoraggio" concettuale che può fare da guida per le comunicazione aziendale in generale.