Banditone, Sangiovese con Merlot e Colorino, Cantina Campotondo.
Le affinità nei nomi dei vini si possono riscontrare rapidamente con un semplice "giro" di ricerca in Google. Sono note le assonanze tra i vari Sassicaia, Lupicaia, Volpaia, Ceppaia, Ghiandaia... (c'è anche Gattaia!). In questo caso ci diverte trovare una sorta di affinità tra il Soffocone (di Vincigliata), e l'Uccellone (Bricco del) con questo Banditone. Nel senso che anche la finale "one", e la sua esagerazione, ha un ruolo vasto nella "nominazione" dei vini italiani, così come la finale "aia" di cui si parlava prima. Vediamo cosa dice il produttore di questo vino: "Il Banditone è un vino austero e introverso che si mostra a tratti, rivelando poco a poco la sua natura profonda". Quindi un bandito un po' misterioso e tenebroso. L'accezione legata al "bandito" non è positiva in generale ma può evocare anche simpatia e vicinanza, sono note in Italia le imprese del romagnolo Passator Cortese, un brigante amato dal popolo e personaggio mitizzato. Per il resto, il design di questa etichetta è ordinato, preciso, abbastanza stereotipato nel suo genere. Bella in ogni caso (genera sempre ottime percezioni) l'icona della meridiana, incastonata anche dentro a un sole raggiante come logo aziendale.