Satiro Danzante, Nero d'Avola, Foraci.
L'etichetta di questo vino rosso riconduce al noto Satiro Danzante ritrovato nel Canale di Sicilia nel 1998 a 500 metri di profondità. Si tratta di una statua bronzea alta due metri, prezioso esempio di arte ellenica, esposta al Museo del Satiro Danzante di Mazara del Vallo. Capelli al vento che ondeggiano al ritmo del suo ballo orgiastico, ha una dinamica che lo rende tutt'oggi emozionante. Nella mitologia greca i satiri erano una collettività di esseri che vivono per lo più nel bosco, circondati da una natura selvaggia, spesso insieme alle ninfe (dall'enciclopedia Treccani). Esiodo li definisce buoni a nulla che giocano dei tiri ai mortali e, conformemente al loro aspetto semi-animalesco, sono sensuali, aggressivi, ma anche vili. In epoca classica i satiri fanno ormai regolarmente parte del corteo bacchico... A parte il nome del vino che è proprio "Satiro Danzante" e la bella raffigurazione della scultura, l'etichetta è impaginata in modo piuttosto sommario, senza vertici di creatività per quanto riguarda il design. Diciamo pure che il Satiro svolge buona parte del lavoro di packaging e di notorientà (chiamasi anche memorabilità).