Casino delle Vie, Rosso Toscano, Il Palagio.
Etichetta creativa, funambolica, divertente, per questo rosso composto principalmente da Sangiovese con piccole quantità di Canaiolo, Colorino e Merlot. Un uomo ben vestito sta in equilibrio su una bottiglia con il solo "sforzo" di un dito. Fantastico, nel vero senso della parola. Dietro a questa azienda c'è Sting, il noto perfomer canoro, e la sua passione per la Toscana (e per il vino buono, evidentemente). Etichetta curiosa quindi, diversa dal solito, in grado di attirare l'attenzione. Per quanto riguarda il nome del vino, "Casino delle Vie", è necessario fare qualche breve considerazione. "Casino" in toscana significa piccola casa, casetta, minuto casolare, ma nell'Italia intera "casino" è tutt'altra cosa e viene riferito a confusione, talvolta a festosa sarabanda. In generale non è molto positiva, come parola. Associata a "Vie" può generare una specie di marasma viabilistico, sempre in senso negativo, che si riferisce a qualcosa che non si riesce a trovare, ad esempio quando ci si è inoltrat nelle innumerevoli stradine sterrate della Toscana centrale. Certo, questo nome può risultare anche memorabile, lo immaginiamo sintetizzato in "Casino", semplicemente, senza aggingere altro. "Cos'hai bevuto ieri sera?" - "Ha bevuto un Casino". Si scherza, anche solo per far capire le variabilità della semantica e le volubilità della lingua parlata. Non c'è dubbio però che la notorietà del produttore può superare anche queste piccole e tutto sommato divertenti incongruenze.