Un Aglianico Anarchico (e Romantico)

Naming branding comunicazione wine
Amami, Falanghina (o) Aglianico, Ersilia Petito.

Prima di parlare del naming e del packaging di questi vini è necessario fare una panoramica sull’idea in generale. Sul progetto. A quanto dichiarato da chi ha avuto questa “pensata”, si tratta di un concetto che punta a portare un vino bianco e/o un vino rosso in situazioni romantiche o, in alternativa, molto funzionali alla ristorazione. In questi termini: serata a due, organizzata anche con un “contorno” di allestimento (tovaglia, palloncini, calici personalizzati, etc.) oltre ai vini prescelti, oppure  un banchetto di intrattenimento pre-cena fuori dai ristoranti (stuzzichini e allestimento compresi) per ingannare l’attesa con qualche calice. Questa (in estrema sintesi) è la questione. Passando al naming: “Amami”, diciamo subito che nel mondo del vino è molto sfruttato, rimanendo indiscutibilmente “romantico”.
packaging comunicazione vino
Nel marketing tattico del lancio, il nome di questo vino viene supportato dal testimonial Nico Femiano, che non a caso esegue il brano “Amami” come cantante. Parliamo del logo: una grande “A” in stile “anarchia” ma incastonata in una “Omega”. Un segno grafico tra il tribale e il messianico. Certamente, grazie anche alle dimensioni di tale logo, riportato in etichetta, molto visibile e incisivo. Il dubbio è se tali codici grafici e in generale di comunicazione possano “fare bene” a un vino. Probabilmente la proprietà punta maggiormente ad un effetto scenico con le proposte descritte prima, per un romanticismo d’attacco, un consumo di spunta e un approccio culturale “periferico”. P.S.: confermiamo che anche il rosso, l’Aglianico, è in versione frizzante. Al consumatore piacendo.
vino etichette comunicazione