Uva Pane e Vino Canterino

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Luscinia, Malvasia Puntinata (del Lazio), 
La Valle dell’Usignolo.

Il nome di questo vino figlio naturale dell’Italia centrale è facile da intercettare. Basta consultare un dizionario di latino per scoprire che “Luscinia” sarebbe a dire “usignolo”.   Inoltre, consultando il vocabolario di Treccani si scopre che è ammessa anche l’accezione poetica “lusignolo”, proprio così, senza apostrofo, come parola unica. L’assonanza con “Luscinia” c’è, ed il mistero è risolto. Non è quindi un caso che l’azienda, nel proprio nome, alluda anch’essa al volatile in questione: “La Valle dell’Usignolo”. Etichetta molto semplice, sfondo bianco, la sagoma di un borgo antico, forse di un castello, probabilmente riferito alla sede aziendale, a Sermoneta in provincia di Latina. Unica concessione alla creatività (a parte l’adozione concettuale dei pennuti canterini) viene dal carattere di scrittura del nome del vino: scritta fantasiosa, quasi fiabesca, color verde smeraldo. Non stona. Per concludere vale quindi raccontare la particolarità del vitigno: la Malvasia Puntinata del Lazio, una delle Malvasie più qualitative in termini di produzione di vino, sembra venisse nominata “uva pane”, dagli antichi romani, a causa della sua generosa produttività. Una vitalità che oggi viene “regolata” da potature e vendemmie verdi al fine di ridurre le rese ed ottenere quindi un nettare più concentrato.