Tra i Francesi che s’Incazzano (cit. Paolo Conte)

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Hey French (You Could Have Made This But You Don’t), Garganega con Pinot Bianco e Sauvignon, Pasqua.

Si tratta sicuramente del record di lunghezza per un nome di un vino. Anche se l’azienda, per praticità lo chiama più semplicemente “Hey French”. È un nome decisamente sfidante quello di questo vino, così come è molto coraggiosa l’idea enologica che custodisce nei propri voluttuosi flutti. Vediamo prima il nome: teniamo innanzitutto conto che si tratta di un nome in inglese per un vino italiano. Un nome in  inglese che prende in giro i francesi. Sembra una barzelletta. Ma è tutto vero. La traduzione sarebbe: “Hey, francesi, avreste potuto farlo anche voi questo vino ma non lo avete ancora fatto”. Insomma un coraggioso proclama di superiorità, almeno per quanto riguarda la modalità produttiva. Passando quindi al vino vero e proprio, la novità è che i tre vitigni che lo compongono vengono mischiati anche con annate diverse, precedentemente conservate in cantina. Una sorta di “vintage-blend” come si fa con lo Champagne. La grafica dell’etichetta, molto avanguardista, da rottura netta degli schemi classici che comunque nella zona di Soave vanno ancora per la maggiore, è stata realizzata (ironia della “sorte”) da un artista di nazionalità francese, tale CB Hoyo. Le scritte, a mano, molto disordinate, si mescolano alla rinfusa con macchie di colore ed altri elementi visivi che risultano così improvvisati da far sembrare l’etichetta un bozzetto di qualcosa che verrà. Packaging anacronistico, artistico, provocatorio, dissacrante, sorprendente a suo modo.