Xiu Xiu, Xarel-lo, Enlaire Vins.
Il nome di questo vino che in prima battuta potrebbe sembrare in lingua cinese, in realtà è “onomatopeico”. Vuole infatti rappresentare il rumore delle bollicine, cioè della frizzantezza di questo rifermentato. Certo fa impressione e incuriosisce un nome così. Desterebbe stupore qualsiasi regione del mondo, forse anche in Cina. Per la cronaca qui siamo in Catalogna, dove una giovane famiglia di viticoltori produce vini “ancestrali”. Interessante l’etichetta, oltre al nome. Al centro infatti vediamo una originale illustrazione dove una figura umana porta all’orecchio un calice di vino per ascoltare il crepitare delle bolle. Sovviene un sorriso, non solo sul viso del bevitore (o bevitrice) illustrato, ma anche in noi che osserviamo la scenetta. L’illustrazione è come un conglomerato di macchie e anche questo si fa notare come stranezza. Si tratta quindi di una etichetta davvero particolare, nello stile, nel concetto, nella proposta cromatica. Un packaging che mette allegria così come l’intento di questo vino spumeggiante, non impegnativo, da allegra brigata.