Ipsus, Chianti Classico, Il Caggio.
Nell’ambito delle vaste attività agricole della storica Famiglia Mazzei di Fonterutoli, troviamo anche questa piccola “enclave” vinicola, raccolta in soli 6 ettari e mezzo, che si chiama “Il Caggio”. Va da sé che il numero delle bottiglie prodotte è davvero limitato. Mentre il progetto ha stile e argomentazioni che pensano e comunicano in grande. La bottiglia di questo Sangiovese super-selezionato si presenta con sobrietà, senza inutili sfarzi. Il nome del vino è comunque di quelli che lasciano trasparire una certa nobiltà, “Ipsus” che in latino vale come “egli stesso” o “proprio lui”. Nome breve ma altisonante e al tempo stesso foneticamente armonico. Sopra al nome troviamo lo stemma e il nome della tenuta (Caggio, stranamente in etichetta senza “il”). Tutto attorno una serie di illustrazioni in bianco e nero che raffigurano la tipica vegetazione del luogo e il nucleo centrale dell’antico borgo che governa le vigne, a corpo unico, tutto attorno. Nella classicità e nella sobrietà, questo packaging ha una sua originalità, per quanto la tradizione e l’allure lo possano consentire.