Cantine Paolo Leo.
Dunque, cerchiamo di ricapitolare. La Malvasia (il vitigno) è Nera (quando di solito è “bionda”, insomma, gialla o bianca). Di conseguenza la Rosa è Mora (nome del vino), cioè il vino è rosato ma da vitigno “nero”. Ci potrebbe stare. Ma suona tutto un po’ strano. Anche perché la donna in etichetta è rossa, non è bruna. Insomma, un bel rebus, probabilmente voluto, per sottolineare la particolarità del prodotto. Questo vino, che viene dal Salento, è consigliato a tutto pasto, non solo col pesce, e in estate. Ha un “corpo” che riesce a reggere anche pietanze più saporite. Ma torniamo all’etichetta dove una giovane donna con grandi orecchini e due curiosi “pomelli” grigi sulle guance, si mette in posa coprendosi l’occhio sinistro con la mano destra. La cartotecnica del packaging segue le forme del disegno configurando un’etichetta dall’andamento irregolare. Sicuramente, insieme al colore del vino (imbottigliato in vetro bianco, trasparente), molto sensuale, la particolarità dell’elaborato fa la sua parte per attirare l’attenzione.