Forse di demoniaco c’è solo il fatto di coltivare il Fiano (di Avellino) in Australia (e di produrre il relativo vino). Ma si sa che le influenze italiche nel nuovo mondo sono ancora molto evidenti. Questo produttore, che vanta nella propria gamma anche un Nero d’Avola, giustifica così la presenza del noto vitigno campano: “Fiano, the world renowned white winegrape of sunny Campania (Italy), has become the darling of McLaren Vale in just a short 10 years. Its ability to stay fresh & bright in the face of Mediterranean warmth & wind means it is perfect for our rolling coastal hillscape”. Comunque l’etichetta attira. E’ davvero molto particolare nella sua composizione. Il “piccolo diavolo”, Little Demon il nome del vino, si presenta in forma fotografica, in bianco e nero, con una allegoria di graficismi degni di nota. E’ un uomo barbuto dal cervello labirintico, con le corna da diavolo e una serie di decorazioni tra il floreale e il faunistico. Farfalle e fiori bianchi, più che altro. La fittizia dinamicità del packaging viene incoraggiata da alcune frecce che indicano il percorso in volo delle farfalle. Alla base il logo e il nome del produttore, con la fatidica indicazione “Fiano 2021”. Bizzarrie di vini e di terre lontane. Ma la creatività c’è.