Un’azienda greca ha deciso di chiamare un proprio vino con parole in italiano. E che parole! Niente di meno che un “Ti Amo”, piazzato lì, tra il lusco e il brusco. Potremmo anche dire tra il giorno e il tramonto, viste le velleità turistico/romantiche di questo prodotto. Ma andiamo con ordine. Il vitigno del quale si pregia questa bollicina isolana è il Moscato di Samos (l’isola greca più vicina alle coste turche). Sull’etichetta, alla base, viene indicato come “Moschato Bianco”, in un misto tra straniero e italiano che non si capisce bene se è voluto o se si tratta di errore. Le uve vengono coltivate tra gli 800 e i 1000 mt. sul livello del mare, in questa piccola e brulla isola, prettamente turistica (in estate). A parte il nome del vino che vuole richiamare (in italiano) una certa atmosfera da coppie in vacanza, è interessante far notare il tentativo, da parte dei designer, di nascondere nel packaging il nome dell’isola: infatti prima e dopo la parola “amo” troviamo due “s” stilizzate, a comporre (dopo la parole “ti”) la parola “SamoS”. Un gioco non facilmente comprensibile ma che aggiunge preziosità alla comunicazione visiva, grazie anche agli elementi grafici come le bollicine, distribuite attorno al nome e alle “s” decorative. Nel complesso si tratta di una operazione abbastanza commerciale, di marketing, ma ben sviluppata per gli obiettivi che l’azienda, con questo tipo di prodotto, si prefigura.