Scialusu, Blend di Bianchi, Azienda Agricola Bagliesi.
La componente creativa di questa etichetta si limita praticamente al nome del vino, “Scialusu”, che in dialetto siciliano significa “divertente”. Siamo infatti a Naro, in contrada Cammuto (nell’entroterra agrigentino). Non che il nome derivante da una parola esistente del dialetto locale possa essere ritenuta un’invenzione straordinaria, ma se viene concettualizzato, qualcosa di buono rimane. A questo proposito. l’azienda stessa definisce questo bianco prodotto con vitigni vari, come un vino di facile beva, di grande piacevolezza, di spiccata vocazione conviviale. Quindi divertente. Per la cronaca il regime agronomico è biologico e si sviluppa attualmente su 25 ettari di vigneti che vendono la presenza di vitigni autoctoni come Catarratto, Grillo, e Nero d’Avola, ma anche internazionali come Syrah, Merlot e Cabernet. Cosa aggiungere come ulteriore commento a questo packaging? E’ molto spartano, il nome del produttore, che troviamo nella parte alta, risulta otticamente più grande del nome del vino e viene riportato anche sul collarino, giustamente in tinta con il croma dell’illustrazione nella parte centrale dell’etichetta. Quest’ultima è composta da elementi grafici abbastanza stereotipati che fanno unicamente da decorazione. Pulizia grafica, pochi elementi molto chiari, ottima memorabilità nonostante la mancanza di uno spunto creativo e concettuale di maggiore ampiezza e narrabilità.