Antigone, un Nome che è una Tragedia

Antigone, Liatiko, Domaine Economou.

Partiamo dalla ricca storia professionale di Yiannis Economou, titolare ed enologo di questa cantina che si trova sull’isola di Creta: “…con una laurea in enologia ad Alba, anni di lavoro in cantina in Germania e a Bordeaux (Chateau Margaux) oltre che in Piemonte, sotto la guida di maestri del Nebbiolo come Ceretto e Scavino, torna a Creta nel 1994”. Insomma, l’esperienza non manca e nemmeno la voglia di fare qualcosa di grande con i vitigni autoctoni della Grecia. Ed ecco quindi “Antigone”, uno dei vini prodotti e commercializzati dal Domaine Economou. Il vitigno si chiama Liatiko, il costo della bottiglia è impegnativo (oltre 100 Euro), il regime agro-enologico è biologico. Veniamo quindi al nome del vino: “Antigone”. Si tratta di una tragedia di Sofocle. Giudicate voi il “grado” di tragicità (da Wikipedia): “L'opera narra la vicenda di Antigone che decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice, pur contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte, che l'ha vietata con un decreto. Polinice, infatti, è morto assediando la città di Tebe, comportandosi come un nemico: non gli devono quindi essere resi gli onori funebri. Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. In seguito alle profezie dell'indovino Tiresia e alle suppliche del coro, Creonte decide infine di liberarla, ma è troppo tardi perché Antigone nel frattempo si è impiccata. Questo porta prima al suicidio del figlio di Creonte, Emone, promesso sposo di Antigone, e poi della moglie Euridice lasciando Creonte solo a maledirsi per la propria intransigenza”. Insomma, una catastrofe famigliare. Forse conviene bere per dimenticare.