Caecus, Verdicchio di Matelica, I tre monti.
A prima vista, volendo gradire un gioco di parole, questa etichetta appare subito molto particolare: i noti caratteri puntinati dell’alfabeto Braille attirano l’attenzione. Ed è proprio tutto improntato gli occhi e al vedere, il packaging di questo Verdicchio di Matelica. Il nome innanzitutto, “Caecus”, che in latino significa cieco (ma anche oscuro, tenebroso, pieno di incognite). Ebbene, il tutto risulta essere un omaggio dell’azienda agricola “I tre monti” ad un avo dell’attuale proprietario, Lorenzo Montesi. Uno zio di quest’ultimo, infatti, Monsignor Luigi Pettinelli, missionario in terre lontane, in tarda età tornò alle origini ritirandosi presso il suo casale e i suoi terreni, costretto a leggere e scrivere in Braille a causa di una incombente cecità. Si tratta di un elaborato molto particolare, una “sottolineatura” al problema di chi non può vedere forme e colori di una etichetta, ma solo tastarne la consistenza e il rilievo. Al tempo stesso una immagine di questo tipo incuriosisce per la sua originalità anche chi la può vedere normalmente. Per quanto riguarda la grafica, risulta molto elegante, i caratteri di scrittura normali e puntinati si stagliano su un fondo nero austero ma stiloso. In fin dei conti si tratta di un pretesto, ma che ha un fondamento nella storia di famiglia.