Machete, Petite Sirah-Syrah-Grenache,
Orin Swift.
Orin Swift.
Tra le modalità per esprimere il concetto (e l'informazione tecnica) di "taglio" per un vino, si direbbe che questa è tra le più creative e amabilmente sconsiderate. Il teorici dell'estro creativo lo definirebbero "lateral thinking". Ebbene, si tratta di una edizione limitata di 12 etichette diverse, ad esprimere il medesimo vino e concetto produttivo. Al centro della questione c'è un taglio di vitigni e di annate, avvenuto inizialmente in modo casuale e poi adottato dal produttore come nota caratteriale del vino. Certo di carattere questa etichetta ne ha da vendere, sarà per la grande "personalità" della ragazza che, armata di "Machete" (il nome del vino), esibisce la sua imbarazzante bellezza in varie pose, tutte, diciamo così, piuttosto aggressive. Ma anche dotate di una "soavità" che va ricercata forse nelle sue sfrontate espressioni facciali. Scalpore? Semplice, o meglio semplicistico "rumore" comunicativo? Sono etichette che fanno parlare, oltre ad esprimere (ed imprimere) comunque in modo efficace il messaggio. Che effetto farebbe una etichetta simile in Italia? Qui siamo in California, patria di molti "movimenti" culturali piuttosto beceri e di scarno spessore. Ma dove il business viene tenuto in grande considerazione. Come dire? Attenzione porta considerazione. Notorietà porta vendite. Supponendo anche che lo shooting di questa serie di immagini molto probabilmente è stato pericoloso ma divertente.