Pitti, Blend di Rossi, Weingut Pittnauer.
Non si tratta di un omaggio al celeberrimo Palazzo Pitti di Firenze, oggi scrigno di opere d'arte, all'epoca palazzo fatto edificare da Luca Pitti, in competizione con altre famiglie nobili fiorentine e successivamente ceduto ai Medici. Si tratta qui del cognome del titolare di una azienda vinicola austriaca del Burgerland. Ma non si può certo escludere che qualcuno, nel mondo, digitando "Pitti" in Google, e cercando il famoso palazzo, possa capitare nell'elenco di immagini che comprendono l'etichetta di questo rosso a base di Zweigelt, Baufränkisch e Merlot. L'azienda Pittnauer ama giocare con le etichette, siaper le immagini sia, e soprattutto, col proprio cognome. Nella gamma troviamo, come altro esempio, anche un RedPitt che naturalmente non ha nulla da spartire con il la RedBull o con il PittBull razza di cani mordaci o ancora col noto attore Brad Pitt (che all'anagrafe fa William Bradley Pitt) anche se il collegamento fonetico è tutt'altro che improbabile. Insomma, volute o non volute le allusioni ci sono. E anche se per gioco, qualche elemento di curiosità e di ricerca in più, lo potrebbero portare.