Major Kong, Syrah, Payten & Jones.
Le etichette di questo produttore australiano hanno attirato la nostra attenzione come, ne siamo certi, attireranno l'occhio di innumerevoli avventori da scaffale o da enoteca. Potremmo definirle "visionarie", anche perché probabilmente sono il frutto artistico di qualche "stato di coscienza alterato", come il buon Marco Margnelli andava studiando ed erudendo. E non stiamo parlando solo di stupefacenti, logicamente. Certo che lo scimpanzè evidentemente ubriaco e fumante (non si sa cosa) porta la dimensione concettuale verso lidi allegorici ed "evasivi". Complice anche quella pioggia di botti paracadutate che attorniano il primate. Ma le osservazioni non finiscono qui. Il tratto dell'illustrazione è fumettistico, ben realizzato da mano esperta e ludica, il carattere di scrittura dei testi a lato del disegno è modernista, dinamico, concettuale anch'esso (da macchina da scrivere, per intenderci). Nel testo scorgiamo alcune "stranezze" creative: "Planet of the Grapes" e ancora "Wild Bunches & Drunken Monkeys" a conferma del clima generale della proposta comunicativa. E infine anche nelle note tecniche non ci si accontenta di essere normali: "Contains approx 7.7 standard drinks" ad indicare il numero di calici mescibili dalla bottiglia. Non c'è che dire: un packaging devvero insolito e bizzarro, ma concepito con intelligenza. Prova ne sia la filosofia, molto particolare, che nasce "dalla teoria della scimmia ubriaca" che il produttore descrive qui, con molta ironia. Chapeau! P.S.: anche altre etichette del medesimo produttore sono interessanti, come quella del Sangiovese (australiano, biensüre) che si chiama Leuconoe. Ma questa è tutta un'altra storia...