Cosa si può dire di questa etichetta? Che è visionaria? Certamente che è creativa. Fantasiosa, artistica, allegorica, iconica e quant'altro. Insomma è davvero bella laddove un'etichetta ha anche il compito di far sognare. Ecco, sembra un sogno, un miraggio, una poesia. Le componenti sono la luna, richiamata anche dal nome del vino, "Lunatico", un folle ciclista d'un tempo che percorre il suolo lunare sulla sua sommità, e uno sciame di farfalle colorate (realizzate con inchiostri in rilievo) che si distacca, effettivamente nasce, da un fianco dell'astro d'argento. Sembra un film di Fellini, anche se non siamo in Romagna e nemmeno in Italia perché il produttore è spagnolo. Da notare che le farfalle, in un certo senso, proseguono il loro volo verso l'alto, riappaiono sul collarino della bottiglia e poi, immaginiamo, volano via nel cielo. Immaginare: perché è questo che un vino, e ancora prima la sua etichetta, deve far succedere. E quindi complimenti al designer.