Saltatempo, Verdicchio, La Marca di San Michele.
Non si tratta di un Pecorino (vitigno) come spesso capita vedendo una pecorella in etichetta. Bensì di un Verdicchio (pur sempre delle Marche, nei pressi di Jesi). Curioso il nome, innanzitutto: dopo gli altri due nomi originali di vini di questa azienda (Capovolto e Passolento), incontriamo il "Saltatempo". E cerchiamo una interpretazione. Forse la si trova nel fatto che il vino è "di pronta beva", ovvero si tratta di un vino di "seconda gamma", o ancora meglio, tecnicamente, di seconda spremitura. Insomma si risparmia tempo perché non è un vino da invecchiare (per chi lo vuole bere) e risparmia tempo il produttore che non deve affrontare cicli produttivi troppo complessi. Non è un "cru", è un vino "spicciolo" senza pretese di essere king-of-the-hill. Veniamo alla curiosa immagine. Una illustrazione quasi fumettistica che raffigura una pecorella, come detto all'inizio di questo post, griffata con una stella rossa in stile russo o anche cubano, che salta un ostacolo. Dietro di lei un piccolo gregge. Forse il riferimento è anche al modo di dire "contare le pecore", per chi fatica ad addormentarsi. Certamente il tutto attira l'attenzione, sia per le scelte cromatiche (nero, bianco, rosso), sia per l'immagine decisamente curiosa.