Pensamentu, Cannonau, Cantina Sorres.
Siamo in Sardegna, ed esattamente in Romangia (che assona ma non c'entra con la Romagna) una zona circoscritta a nord dell'isola, tra Porto Torres e Castelsardo per intenderci. Il Cannonau laggiù (anzi, lassù) è di rito (e si chiama localmente Retagliadu Nieddu). Ancora di più per la Cantina Sorres di Sennori, visto che il Cannonau "Pensamentu", questo il nome del vino, è l'unico vino in "gamma". Iniziamo a scoprire il nome dell'azienda, "Sorres", che in dialetto significa sorelle. Sono infatti due giovani sorelle a portare avanti l'attività, dopo aver preso le redini e la conoscenza da nonni e genitori. In etichetta, infatti, il logo è rappresentato da due "R" contrapposte che all'interno dell'occhiello mostrano i profili del viso delle due titolari. Vediamo quindi il packaging: fondo nero, elegante, impreziosito da caratteri e grafiche in oro. In alto, in primo piano, una tipica decorazione da collo che è parte integrante del costume regionale che le ragazze indossano ancora oggi nei giorni di festa. Una trama che impreziosisce l'etichetta e che riporta alla bellezza delle tradizioni, che non sono solo enogastronomiche ma anche artistiche e culturali. Sul retroetichetta una citazione in dialetto, tradotta anche in italiano: "...un vino ...che dà conforto ad ogni dolore". E infine il nome, "Pensamentu", perché questo vino, adatto sì al pasto sia pure con adeguate (saporite) pietanze, con la potenza dei suoi 15% eleva l'anima e la mente verso strati di consapevolezza che rasentano la meditazione pura. Insomma, gli ingredienti giusti per una serata enoica ed eroica ci sono tutti. Anche perché il vino è davvero buono.