L'azienda che produce questo rosato è di recente costituzione (2007) e coltiva le proprie uve nei pressi delle vestigia di Tarquinia, dove notoriamente sono conservati ed esposti numerosi dipinti etruschi che si trovano nella vasta necropoli. Il delicato tema visivo proposto in etichetta indica certamente una propensione femminile per il consumo di questo vino: un busto (svestito) di una giovane donna in stile etrusco, riproposto dall'artista Guido Sileoni, accenna da una posa elegante e in parte misteriosa. La donna sembra avere tra le mani un uovo, o forse un piccolo scrigno contenente qualcosa di sacrale. In generale l'immagine trasmette qualità, cura, attenzione, storia, origini e anche una certa aristocrazia. Eleganti anche i toni cromatici e la scelta dei caratteri di scrittura. Per quanto riguarda il nome del vino, "Velca" ecco cosa ci riferisce il produttore: "... il nome trae origine dalla storia etrusca: si ispira infatti a Velia Spurinna, meglio conosciuta come Fanciulla Velca". Etichetta attenzionale, sia pure molto classica, che si distingue bene nel panorama della concorrenza.