N°5, Malvasia Aromatica di Candia, Podere Cipolla.
Ci sono parole in grado, più di altre, di evocare immediatamente sapori, odori, sensazioni, ricordi. Una di queste è “Cipolla”, il nome di questo vino. “Cipolla N°5” per l’esattezza. Bizzarro quanto innegabile il possibile collegamento con il ben noto profumo Chanel N°5. Molto diversa la sensazione olfattiva che può richiamare nel nostro cervello. L’azienda è piccola, specializzata in Lambrusco: in questo caso lancia sul mercato un vino fermo, bianco, aromatico, ma pur sempre di territorio, laddove la Malvasia Aromatica di Candia è presente da sempre nelle colline di quella regione, l’Emilia. Il nome dell’azienda è Podere Cipolla, giusto per insistere. Ad evocare profumi suadenti è anche la velata figura femminile riportata sulla sinistra del packaging: nella diafana sagoma si nota solo un orecchino e il fatto che una mano stia indicando, quasi sorreggendo, il N°5, con l’obiettivo di sottolinearlo, di imporlo all’attenzione del pubblico. Per il resto l’etichetta è piuttosto spartana, con una disposizione centrata dei testi, amalgamati su toni chiari di sfondo. Certo che quella cipolla reiterata in etichetta risulta davvero invadente. Così come lo è in cucina, o ancora prima quando si decide di affettarla per farne uso. Si tratta solo di particolari? Non proprio. Il nome di un vino caratterizza il prodotto in modo profondo: quindi non è il caso di escludere approfondimenti, in qualsiasi direzione, prima di decidere di adottarlo.