Un Bacio che Lascia il Tempo che Trova

Bacio di Venere, Blend di Rossi, Az. Agr. Nenci.

Vediamo subito che la bottiglia di questo vino, blend di Cabernet Franc, Merlot e Syrah, ha un formato inusuale. È più corta, più tozza, con le “spalle larghe”. Poco maneggevole ma  di taglio elegante. Passiamo all’etichetta: spicca il rosso della traccia di un bacio sulla sinistra. Bacio che si conferma anche nel nome del vino: “Bacio di Venere”. Il tutto sembrerebbe piuttosto stereotipato. Venere, la bellezza, il bacio come elemento di trasgressione. In alto il nome del produttore. Design a tutto bianco, con pochi elementi di spicco, e questo va bene. Il packaging si fa notare. Ma vediamo cosa dice l’articolato commento a questa etichetta da parte del produttore, nel proprio sito internet. Innanzitutto il claim: “Non solo un vino, uno stile di vita!”. E poi la dedica: “Bacio nasce da una semplice idea, restituire ai nostri sostenitori tutto l’affetto che ci hanno dato nel corso degli anni! Utilizzando una metafora, nel corso degli anni ci siamo sentiti come una bottiglia di vino che veniva riempita. Una volta piena avrebbe straripato! Quindi abbiamo pensato a come ricambiare questo affetto e abbiamo trovato un modo dedicando un vino a voi!”. E infine qualche esempio di “utilizzo” del bacio: “ Bacio può essere intimo, come due amanti che si scoprono e si amano. Bacio può essere familiare, come parenti che si accettano e si perdonano. Bacio può essere amichevole, come amici che si comprendono e si apprezzano. Bacio può essere consolatorio, come un bacio su una ferita”. Nazional popolare ma probabilmente efficace per quel target che ama l’immediatezza di codici attenzionali spartani.