Nemico, Malvasia di Candia e Trebbiano, Icaro (I ca ro) Vino.
Sotto il cappello concettuale del claim “Vini imprudenti dei Castelli Romani”, presentato nel sito web, si cela questo bianco dall’etichetta quanto meno bizzarra. Ma vediamo prima i nomi che caratterizzano questa proposta. “Nemico” è il nome del vino: deriva dal Lago di Nemi che si trova nei pressi della cantina a Genzano di Roma. Icaro è il nome dell’azienda produttrice. Non abbiamo idea della ragione per cui viene scritto in questo modo (I ca ro), si presume prendendo parte dei nomi dei tre amici fondatori. Veniamo alla grafica dell’etichetta. La modalità con la quale si è deciso di proporre le informazioni può ingannare: il nome Icaro più in grande farebbe pensare al nome del vino, mentre Nemico in piccolo e in basso potrebbe essere il nome della cantina. Invece è l’opposto. In alto vediamo una specie di logo: un grappolo fumettato con gli occhiali da sole. Un grappolo “rock” con le gambette e le braccia. Non bellissimo, piuttosto techno. I caratteri di scrittura dei testi presenti nel packaging sono molto duri, squadrati, tipografici, statuari. Richiamano una certa rigidità grafica. Alla base un tassello colorato, giallo pallido, dello stesso colore del grappolo in alto. Che dire? Non vogliamo utilizzare parole scomposte per esprimere giudizi: l’etichetta è già abbastanza “scomposta” di suo.