SiFaSol, Moscato Bianco
Stiamo parlando di una tipica azienda vinicola famigliare del Piemonte. Il nonno inizia l’attività e oggi nipoti e pronipoti la portano avanti innovando nel segno della tradizione. In Piemonte, infatti, più che in altre regioni d’Italia, il “come si è sempre fatto” è un aspetto ancora molto rispettato. Qualcuno però prova a cambiare le regole, se non nella produzione del Sacro Nettare, almeno nella comunicazione, a partire dalle etichette. Questo packaging, dedicato al classico Moscato Dolce di quelle zone, si fa notare per anticonformismo, originalità e, giustamente, frizzantezza creativa. Attira il lay-out di sfondo che presenta le bollicine del vino e le colline che le originano con delle artistiche pennellate e macchie di colore. Non è bellissimo e nemmeno ben integrato nell’elaborato, il nome del produttore in alto. Ma soprassediamo. Anche perché il nome del vino, messo in bella evidenza, ha il pregio di fornire un’altra “scappatoia” alla mente: SiFaSol, tre note, si immagina allegre, che concettualmente si collocano su quello spartito artistico e pittorico dello sfondo e che, in questa successione, dicono anche qualcosa di più: “si fa sole”. Il calore del sole trasforma la linfa in succo zuccherino e l’uva “si fa di nuovo sole”, nel vino, in bottiglia. Un sole che si ritrova nel calice e che fa risplendere i sorrisi di chi lo sa apprezzare con animo gaudente.