Parole Come Riccioli d’Oro

Sofia, Chardonnay, Molino Vini.

Questa donna (e questo vino) si chiama Sofia (nell’etichetta è scritto in minuscolo: “sofia”). Il profilo femminile dorato, nella parte dei capelli, si dipana in una serie di “riccioli di parole” che da lontano vengono percepiti come chioma fluente, ma avvicinandosi alla bottiglia (o ingrandendo l’immagine) si riescono a leggere. Purtroppo la curiosità viene subito ridimensionata: le parole sono ripetitive e di fatto si tratta di solo tre accezioni, Morbido, Vellutato, Armonico che si inseguono all’infinito. Sarebbe stato bello leggere qualcosa di più, fornire cioè a questi capelli d’oro la possibilità di raccontare una storia, o di esprimere più concetti. L’immagine della donna sognante dai capelli parlanti è purtroppo “sporcata” da 4 pallini neri, una specie di costellazione della quale non comprendiamo fino in fondo le finalità. Il marchio del produttore, posto alla base dell’etichetta, si presenta con una grande M (la famiglia si chiama Molino) affiancata dalla stilizzazione di una torre antica e i “soliti” 4 pallini, questa volta allineati in basso. Potrebbe essere che queste presenze puntinate possano fare riferimento ai 3 fratelli (più un nipote che fa 4) che compongono ufficialmente la compagine professionale dell’azienda. La bottiglia è caratterizzata dalla classica scritta “Albeisa”, in rilievo, nella parte alta subito sopra all’etichetta. Ottima idea di comunicazione adottata anni fa dall’associazione dei produttori di Alba (albesi) per distinguersi elegantemente.