Villa Bogdano 1880 è una strutturata realtà vitivinicola con sede a Lison di Portogruaro (Venezia). Partiamo dal logo (nella parte bassa dell’etichetta): si tratta della Dea della Caccia Diana e prende spunto da un gruppo bronzeo risalente al III secolo d.C. ritrovato nel 1926 durante degli scavi nel territorio “Romano Concordiese” lungo la Via Annia che collegava Padova con Aquileia. La Dea è nell’atto di scagliare una freccia. Ai suo piedi un cane e una cerva. Veniamo al particolare nome di questo vino (un Merlot con un piccolo contributo di Cabernet Sauvignon): “195”. Proprio così, quella che può sembrare una “i”, per il produttore è un “1” e forma il numero “complessivo” 195. La gamma di vini biologici di questa azienda dà anche altri numeri… il 185, Tocai Friulano, il 186, Refosco dal Penduncolo Rosso e il 187, Chardonnay. I numeri fanno riferimento alle parcelle agricole riportate in antiche mappe. Ma come si può vedere qui in basso con le altre etichette va anche peggio rispetto alla 195: in prima battuta non si riesce letteralmente a “decifrare” il nome o numero che dir si voglia. Non sappiamo cosa possa spingere un produttore a realizzare delle etichette poco interpretabili. Possiamo solo mostrarle come esempio non troppo virtuoso. A onor del vero sopra a ogni numero “arabo” si trova in piccolo la stessa cifra in numeri romani. Invece alla base del numero in questione troviamo una scritta in latino, ugualmente poco interpretabile. Un alone di mistero a volte fa bene, ma quando si tratta di consentire l’identificazione di un vino attraverso il suo nome, meglio essere chiari, diretti, eloquenti, senza lasciare dubbi.