I Merli dei Castelli non Sempre Sono Marroni

Monterosso Val d’Arda, Cantine Casabella.

Alcune particolarità di questo vino e della sua etichetta: la Doc è davvero poco conosciuta, si tratta della denominazione “Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda”. Prende il suo nome da una collina che si trova alle spalle del noto borgo di Castell’Arquato, logicamente in provincia di Piacenza. Si tratta di un vino bianco che può avvalersi dei vitigni Malvasia Aromatica di Candia, Moscato Bianco, ma anche, all’occorrenza, di Trebbiano Romagnolo, Ortrugo, Sauvignon e dello sconosciuto Bervedino (o Berverdino che dir si voglia): l’uva di questo vitigno assume, a maturazione, colori ambrati un po’ come per l’Erbaluce (con il quale, infatti, venne per molto tempo confuso). Una particolarità, davvero sorprendente e conseguente, è che a fronte di una Doc che si chiama “Monterosso”, abbiamo un vino bianco. Cortocircuito mentale e gustativo. Per quanto riguarda l’etichetta notiamo l’originalità di una costruzione (un castello) di colore verde mare. Per un vino bianco ci può stare, anche se il colore è davvero insolito (nota positiva: si distingue subito sullo scaffale di vendita). Etichetta davvero “ottica” con scritte molto marcate, visibili, con uno stile moderno, forse fin troppo impattante ma sicuramente efficace. Insomma c’è poca tradizione, se non nei merli del castello color “acquamarina”, però l’etichetta recupera in leggibilità e impatto.