Quarto Colore, Pampanuto,
La cantina in oggetto, pugliese, è nota soprattutto per il Primitivo che vinifica in vario modo, da rosso riserva a rosato. Ha attirato però la nostra attenzione questo vino “orange” per alcune curiose caratteristiche, del vino stesso, nascendo da vitigno Pampanuto, e dell’etichetta. I nome è “Quarto Colore” e subito siamo portati a osservare la pennellata arancione che campeggia sulla quasi totalità del packaging. Vino “orange” etichetta arancione, tutto torna. Ma perché “Quarto Colore”? Osservando il catalogo vini dell’azienda notiamo che ci sono altre 4 etichette con pennellate di colore: una nera, una rossa, una viola (per i tre vini a base Primitivo) e una verde (per il Fiano). Evidentemente nell’ordine espositivo che il produttore ha in mente, il vino orange viene dopo i tre Primitivo ma prima del Fiano, cioè in quarta posizione. Accettiamo questa interpretazione (anche perché non ne abbiamo un’altra). Alcune osservazioni: sotto al nome del vino leggiamo la frase “cambiamo le regole” (forse un grido di protesta) e ancora sotto “Bio” (dovuta precisazione). In basso a destra il nome e il logo del produttore. Nel sito dell’azienda notiamo anche il pay-off: “i giardinieri del vino”. Tutta la produzione è a regime biologico e l’azienda ci tiene in particolar modo a sottolineare questo impegno produttivo. L’etichetta, concludendo, si presenta d’impeto con uno stile moderno, la pennellata di colore non è originalissima nel mondo della comunicazione del vino ma riesce comunque ad essere distintiva e ad attirare l’occhio.