Pinot Bianco, Wander + Ivy.
Si tratta forse di un profumo? Di un’acqua di Colonia? Di una lozione? No, come sempre in questo blog si tratta di vino. Questa volta in una confezione, una veste, un packaging decisamente insoliti (in formato da 187ml). La società che produce questo bianco è americana (la sede è a Denver, in Colorado) ma come si può leggere in questa etichetta, l’azienda produce (in verità imbottiglia) anche vini italiani. Oltre alla forma della bottiglia e alla sua “misura” ridotta, anche il design in etichetta ricorda qualcosa di cosmetico o di farmaceutico. Come afferma l’azienda, siamo di fronte a una precisa scelta di marketing. Per distinguersi dalla concorrenza attraverso elementi di qualità che rispecchino il valore del prodotto stesso (almeno così affermano nel sito dedicato). I vini in gamma provengono da varie parti del mondo, dalla California (Chardonnay) alla Spagna (Bobal e Merlot). Per l’Italia viene proposto il Pinot Bianco. Ogni tipologia di vino viene accompagnata dalla illustrazione di un animale: un orso per la California, un Toro per la Spagna, un Lupo per l’Italia. Gli animali sono nell’atto di interagire con un grappolo d’uva. Il risultato, in generale, è una percezione di cura, eleganza e qualità, sia pure per mezzo di canoni comunicativi che in Europa probabilmente risulterebbero strani. Per il mercato americano, australiano, giapponese… chissà, forse questo stile anacronistico potrebbe sortire effetti commerciali positivi. Noi continuiamo a preferire una bottiglia vera e propria e un tappo di sughero. Ai posteri l’ardua sentenza. Alla tavola il piacere del gusto.