Purezza e Nudità in un Baglio (ir)Reale

La Pùra, Grillo, Baglio Reale.

Questa giovane azienda nasce in Sicilia dall'ispirazione di Giuseppe Coddretto, altresì giovane enologo, con l’intento di valorizzare il frutto per mezzo della favorevole condizione ambientale che i vigneti della propria terra possono godere. I primi due vini del recente inizio di produzione si chiamano “Prèmier” e “La Pùra” (rispettivamente Sirah e Grillo, qui raffigurati insieme allo Zibibbo di nome “Hègadis”). In particolare per quanto riguarda le prime due etichette il produttore, nel sintetico sito internet aziendale, recita: “Musica e vino sono due elementi che interagiscono con i nostri sensi, stimolando la vita socio-culturale e creando momenti di convivialità. Ecco quindi che le due muse, suonando le corde di arpa e violino incantano la nostra anima ed inebriano la nostra mente. Nel vino La Pùra predominano le note di pesca, agrumi di Sicilia, fiori d’arancio e zagara di limone. Il Prèmier ti conquista invece con i sentori di ciliegia, fragola, melograno e prugna”. Detto questo non si può evitare di notare che le etichette di Baglio Reale (questo il nome della vitivinicola) sono contraddistinte da una presenza femminile dove, sia pure senza malizia, viene esposta la nudità delle forme. Notiamo anche che la donna musicante è anche regina, indossando la corona che riporta al logo (corona che troviamo anche sulla “R” di Baglio Reale). Il tratto delle illustrazioni è molto semplice, quasi didattico. L’impatto percettivo si fonda quindi più sulla sorpresa della nudità piuttosto che sulla qualità della comunicazione.