Il colore di questo Rosato Igt Calabria attira l’attenzione. Non di meno la sua etichetta che ha una storia da raccontare: la Dea Nike e le monete di Petèlia. Riportiamo integralmente l’interessante spiegazione del produttore, pubblicata nel sito internet aziendale: “Un tributo alla storia di Petèlia, fedele colonia romana che diede i natali all’attuale città di Strongoli, rivisitato in chiave moderna per guardare al futuro senza dimenticare gli antichi fasti di un passato glorioso. È quanto si cela dietro l’etichetta di Almarisa, il nuovo rosato tradizionale della cantina Russo & Longo, che in un sincero omaggio alle radici del territorio petelino e alla sua monetazione antica, avvolta da un azzurro intenso, rappresenta graficamente in primo piano la Dea Nike, divinità della mitologia greca simboleggiante la vittoria, la cui figura venne utilizzata intorno alla fine del IV secolo a.C. proprio in alcune monete battute dalla zecca di Petèlia, concessa durante l’impero romano. La storia racconta, infatti, che i primi contatti tra Roma e Petèlia risalgono al 278 a.C., epoca in cui l’attuale Strongoli cade sotto l’egemonia romana per mano del console Publio Valerio Levino stringendo un forte patto di amicizia con Roma e iniziando al contempo a sperimentare un periodo di autonomia. Col passare del tempo i legami tra le due popolazioni si rafforzano sempre di più e in occasione della seconda guerra punica, che vide la vittoria di Annibale nella battaglia di Canne, Petèlia per ben undici mesi resiste strenuamente all’assedio dei cartaginesi. Una prova di fedeltà che in seguito alla vittoria romana fu ricompensata con la città dichiarata libera e federata ma soprattutto con il diritto a battere moneta. Da quel momento in poi prendono vita una vasta serie di emissioni in bronzo tra cui spicca proprio l’oncia scelta per rappresentare l’etichetta di Almarisa, una moneta raffigurante il volto di Ares sulla parte anteriore e sul retro l’immagine della Dea Nike che tiene con sé la corona della vittoria. Un particolare riferimento archeologico che testimonia con orgoglio la passione con cui la nostra cantina sottolinea l’importanza legata alle origini del proprio territorio, caratterizzato da un invidiabile patrimonio storico che, ancora oggi, si tramanda di generazione in generazione”.