Mosquita Muerta, Chardonnay-Semillon-Sauvignon, Jose Millán,
Lo strano nome di un vino argentino, della zona di Mendoza, e della sua etichetta molto visibile. Partiamo dal nome (che funge anche da nome dell’azienda): "Mosquita Muerta". Noi italiani possiamo facilmente tradurre dallo spagnolo e quindi chiederci cosa può esserci dietro a un nome così particolare. Ci viene in aiuto il produttore stesso, spiegando in prima battuta, nel proprio sito internet che “Mosquita Muerta è un'espressione che viene usata per descrivere una persona con apparentemente scarso potenziale di successo che finisce per compiere un'impresa notevole. Jose Millán ha scelto questo nome per il suo progetto per deridere coloro che nella regione dubitavano del suo potenziale come imprenditore del settore vinicolo”. Un nome orgoglioso, dunque, oltre che curioso. Non contento, il fondatore dell’azienda crea un’etichetta dalla grafica molto forte, impattante, quasi prepotente. Una grande “X” occupa interamente la grafica. Discutibile il colore nero, visto che nel nome del vino si accenna alla “morte”. Il nero e la croce (la “X” in sostanza lo è) portano a percezioni cimiteriali se non si è in giornate particolarmente soleggiate dal punto di vista psico-fisico. Resta il coraggio di proporsi così, in un modo che potremmo definire sfacciato, ma anche, positivamente, con grande sicurezza di sè.