La questione sembra complessa e di fatto in parte lo è. Partiamo dal nome dell’azienda, una società prevalentemente commerciale con sede a Trento che raggruppa diversi marchi in tutta Italia: TWP (sigla che si trova ripetutamente nelle pagine web) che sta per The Wine People. Discutibile la scelta di “chiamarsi” in inglese, ma probabilmente l’intenzione di sviluppare molto business all’estero ha condotto a questa scelta. I nomi dei due vini prodotti in Abruzzo sono una specie di rebus: si chiamano entrambi “PEMO” che sarebbero le iniziali di Pecorino e Montepulciano, i due vitigni di riferimento, bianco e rosso, di quella regione. Nel PEMO bianco vediamo che le due prime lettere della parola Pecorino sono evidenziate cromaticamente. Stesso trattamento per il Montepulciano con una vistosa sillaba iniziale (in rosso). Ecco cosa aggiunge il produttore, come spiegazione dell’etichetta nel proprio sito internet: “…i valori e la filosofia di Pemo si ritrovano già in etichetta: autenticità e tradizione, rispetto per un territorio meraviglioso fatto dei contrasti tra mare e montagna. Abbiamo deciso di raffigurare tutto questo attraverso due animali simbolo di questi elementi: la volpe, che abita la terra, i boschi e le montagne; e la balena, autentico richiamo del mare, che in sé unisce forza e dolcezza”. Le illustrazioni sono molto “artistiche” e di non facile interpretazione. Il nome lascia qualche dubbio per quanto riguarda il suo potenziale mnemonico e di chiarezza esplicativa.