Un Salamino non Troppo Scuro

Puro!, Lambrusco Salamino, Vitivinicola Fangareggi.

L’etichetta di questo Lambrusco è di quelle “scherzose”, ovvero fantasiose. Cioè non si curano troppo di trasmettere tradizione o classicità, bensì puntano sulla simpatia. Lo stile è fumettoso-pittorico e in prima battuta vediamo tre bottiglie che versano vino sulle colline. Anzi (e qui c’è un’idea), inondano le colline come se le stessero conformando e colorando. Sullo sfondo un grande sole bianco. Due particolari: il colore del vino versato dalle tre bottiglie è di gradazioni diverse di rosso proprio come le principali tipologie di Lambrusco; alcuni infatti sono molto scuri, altri addirittura rosati. In questo caso si tratta di una via di mezzo: il Lambrusco Salamino di Santa Croce, infatti, dona un vino non troppo scuro (lo troviamo scritto anche sulla bottiglia, nella parte bassa dell’etichetta, in dialetto, “Lambròsc mia trop scur”). Un’altra particolarità di questa illustrazione artistica la troviamo in alto a destra: le sagome di alcuni cipressi (o almeno quello sembrano). Strano, perché siamo in Emilia, a Correggio e non in Toscana nei pressi di Siena. E infine il nome del vino: “Puro!”, proprio così, con il punto esclamativo. Una sentenza che va dritta alla questione della genuinità, o almeno ci prova a convincere di tale mozione il potenziale pubblico acquirente.