Le Monache Raccolgono Ortaggi ma Bevono Vino

Orto delle Monache, Morellino di Scansano, Argentaia.

Questa azienda toscana che ha sede in maremma (in Strada Colle del Lupo, località Banditaccia, Magliano), si distingue per una serie di etichette molto semplici dove il nome del vino è centralizzante. Ma partiamo dal nome del produttore, “Argentaia”. Viene così commentato nel sito web: “Il nome di Argentaia è un omaggio al promontorio e al mare dell’Argentario che si staglia di fronte alla tenuta offrendo una vista senza pari”. Il logo, che domina l’etichetta dall’alto, è un cerchio bronzeo con all’interno l’immagine di una fortezza sul mare. Per quanto riguarda il packaging qui rappresentato, relativo a un Morellino di Scansano Riserva (vitigno Sangiovese), possiamo vedere nella parte bassa la stilizzazione di tre monache nell’atto di raccogliere degli ortaggi, mood confermato dal nome del vino in modo inequivocabile: “Orto delle Monache”. Ed ecco la spiegazione che il produttore ci offre nella pagina internet di questo vino: “Argentaia ospita un antico vigneto, dal tempo in cui un convento dominava la collina. Le monache prima e le generazioni di agricoltori poi se ne sono occupate, rendendolo una testimonianza della storia e un tesoro dei sapori della tenuta. Dalle sue uve nasce Orto delle Monache: Morellino di Scansano Riserva, vino introspettivo, austero nel profumo e dal sapore intenso, capace di trasmettere la spiritualità di Argentaia”. L’etichetta si presenta in modo forse fin troppo lineare e diretto. La grafica infatti non spicca per originalità o creatività interpretativa. Contiamo sul fatto che all’assaggio il prodotto possa lasciare un ottimo ricordo di sé e dell’azienda.