Sassi Sparsi, Cabernet e Merlot,
Ed ecco che questa azienda toscana di proprietà della Famiglia Zingarelli con sede in Castellina in Chianti, in un certo senso “fa il verso” al celeberrimo Sassicaia, chiamando questo rosso di ispirazione bordolese “Sassi Sparsi”. In sostanza i sassi più o meno grandi che caratterizzano la geologia dei vigneti (presso Castagneto Carducci), non sono così ammassati bensì sparsi un po’ in giro. Tanto che l’immagine in etichetta lo conferma sia pure in modo non propriamente efficace. Cosa ci comunica il packaging? Vediamo innanzitutto il nome del vino, molto grande e leggibile, notiamo che le due “s” iniziali si intrecciano in un ipotetico abbraccio. Quindi vediamo delle forme irregolari di color giallastro che effettivamente potrebbero essere dei sassi ma anche delle briciole di pane su una tovaglia bianca. Sotto al nome del vino appare il nome della Doc, Bolgheri, evidenziata in rosso: elemento molto importante in quanto posiziona il prodotto in una zona che, grazie al noto concorrente, ha acquisito negli ultimi decenni una enorme importanza, strategica e commerciale. Al netto della volontà di collocarsi in una dimensione concettualmente “sassosa” come possiamo giudicare questo nome? Definisce il tipo di terreno, si aggancia al costrutto valoriale dei vini della Costa Toscana (la nostra piccola Bordeaux) ma non spicca per originalità e intensità emotiva. E anche dal punto di vista grafico, probabilmente si poteva immaginare di meglio.