Missiano e i suoi Cento Nomi Storici

Missianer, Schiava (Vernatsch), St. Pauls.

Questo vino viene prodotto con un vitigno storicamente molto popolare in Alto Adige, la Schiava. Localmente chiamato Vernatsch (che nulla ha in comune con l’italica Vernaccia). Il suo nome, che su questa bottiglia campeggia ben visibile in rosso su fondo bianco, ci riconduce a una località che si trova nei pressi della sede della “kellerei”. Cioè vicino a St.Pauls, su un costone che si affaccia direttamente su Bolzano. Ci viene in aiuto Wikipedia che recita: “L'insediamento di Messan viene citato per la prima volta in una documentazione del 1186, poi nel 1210 come Missan e Mixan, nel 1272 come Misan e nel 1379 come Myssan; solo dal 1450 è attestata per la prima volta la forma odierna di Missian. Si tratta di una zona colonizzata soprattutto dai Conti d’Appiano nel XII e XIII secolo, che erano proprietari dei masi e della giurisdizione, prima che questa passasse ai Conti del Tirolo. Nel 1490 sono i signori di Niedertor, di Bolzano a elencare ricchi possedimenti dislocati a Missian e al suo sottoborgo Unterrain”. Insomma per gli altoatesini le località sono particolarmente valorizzanti, vedasi lo speculare esempio del celebre vino Terlaner che prende il nome dalla nota località Terlano (Terlan). L’etichetta di questo vino è ben realizzata. il nome in alto, verso il basso una serie di profili di montagne realizzati in parte con la cartotecnica e in parte con una grafica che si avvale di inchiostri speciali, anche in leggero rilievo. Ne risulta una certa eleganza che colloca giustamente il prodotto in un ambito di montagna e automaticamente di genuinità.